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• Stupro
• Abuso Sessuale
• Violenza Sessuale
Ci sono tanti modi e altrettanti termini per descrivere un comportamento sessuale non consensuale. Si può chiamare stupro, abuso sessuale o violenza sessuale. A prescindere dal nome, qualsiasi forma di violenza sessuale può influenzare negativamente la salute fisica e psichica delle vittime.
Di seguito sono descritte le varie tipologie di violenza.
STUPRO
La definizione esatta di stupro differisce da paese a paese. Più in generale, lo stupro si riferisce a un atto sessuale non consensuale completo in cui l’aggressore penetra la vagina, l’ano o la bocca della vittima con il pene, la mano, le dita o altri oggetti. Presenta una o più delle seguenti caratteristiche:
• manca il consenso di una delle persone che partecipa all’atto sessuale;
• il consenso viene ottenuto con l’utilizzo della forza fisica, della coercizione, di inganni o minacce;
• la vittima è incapace di intendere;
• la vittima non è completamente cosciente (per uso volontario o involontario di alcool e/o droghe);
• la vittima è addormentata o incosciente.
Uno degli elementi più critici riguardo allo stupro è il consenso. Infatti, se l’accordo di una delle due parti è forzato, coercizzato o ottenuto sotto pressione non può considerarsi consenso poiché non è stato dato liberamente.
Nel tentato stupro l’aggressore tenta, ma non completa, l’atto sessuale non consensuale. La violenza che sfocia in un tentato stupro può avere sulle vittime lo stesso impatto di uno stupro con penetrazione completa. In letteratura vi è un accordo unanime nel ritenere lo stupro il crimine meno denunciato alla polizia, nonostante i tassi d’incidenza del fenomeno siano molto alti. Per esempio, negli Stati Uniti è stato stimato che quasi 23 milioni di donne e 1.7 milioni di uomini abbiano subìto uno stupro o un tentato stupro nel corso della loro vita (Smith et al., 2017).
In Italia, i dati ISTAT del 2015 hanno mostrato che ben 652.000 donne hanno subìto stupri e che sono 746.000 le vittime di tentati stupri nel corso della propria vita; per 246.000 di loro, lo stupro effettivo o tentato è avvenuto negli ultimi 5 anni.
ABUSO SESSUALE
Per abuso sessuale si intende ogni tipo di contatto sessuale non consensuale. Le vittime possono essere donne o uomini di ogni età. L’abuso sessuale da parte del partner o di una persona intima può includere l’uso di parole dispregiative, il rifiuto di utilizzare metodi contraccettivi, causare deliberatamente dolore fisico al partner durante i rapporti sessuali, contagiare deliberatamente il partner con malattie infettive o infezioni di tipo sessuale oppure utilizzare oggetti, giochi o altre cose che causano dolore o umiliazione senza il consenso del partner.
Si tratta di atti sessuali con un bambino, compiuti da un adulto o da un bambino più grande.
E’ un crimine sessuale che, per essere attuato, è connotato necessariamente anche da un abuso di fiducia, potere e autorità del carnefice nei confronti del minore, che determina gravi problemi a breve e lungo termine su di esso (National Sexual Violence Resource Center, 2013).
Alcuni comportamenti tipici dell’abuso su minori comprendono:
• toccamenti a sfondo sessuale di qualsiasi parte del corpo, sia essa coperta da vestiti o nuda;
• rapporti con penetrazione, inclusa la bocca;
• incoraggiare un bambino a intraprendere attività sessuali, inclusa la masturbazione;
• avere rapporti sessuali davanti a un bambino, essendo consapevoli della sua presenza;
• mostrare materiale pornografico a minori o utilizzare bambini per produrre questo materiale;
• incoraggiare un minore a prostituirsi
• coinvolgere il bambino in attività sessuali anche in mancanza di contatto, ad esempio online, tramite chat e/o webcam.
L’abuso sessuale nei bambini non è sempre ovvio e molte delle vittime non riferiscono l’abuso che hanno subìto (Finkelhor et al., 2008). Ci sono alcuni cambiamenti comportamentali che possono indicare un abuso sessuale. Eccone alcuni:
• la bambina/il bambino ha paura, in particolare, di alcune persone o di alcuni luoghi;
• risposte inusuali del minore alla domanda “sei stata/o toccata/o?”;
• paura irragionevole di una visita medica;
• disegni che ritraggono atti sessuali;
• variazioni improvvise del comportamento, come bagnare il letto o perdere il controllo degli sfinteri;
• improvvisa consapevolezza dei genitali, degli atti e delle parole a sfondo sessuale;
• tentativi di ottenere comportamenti sessuali da parte di altri bambini.
VIOLENZA SESSUALE
Si definisce violenza sessuale qualsiasi attività sessuale con una persona che non voglia o sia impossibilitata a consentire all’atto sessuale a causa di alcool, droga o altre situazioni. Violenza sessuale è un termine molto generico che include diversi comportamenti come:
• lo stupro, anche se l’autore è il partner o il marito;
• qualsiasi contatto sessuale indesiderato;
• l’esposizione non gradita di un corpo nudo, l’esibizionismo e il voyeurismo;
• l’abuso sessuale di un minore;
• l’incesto;
• la molestia sessuale;
• atti sessuali su clienti o dipendenti perpetrati da terapeuti, medici, dentisti, capi, colleghi o altre figure professionali.
La violenza sessuale è un atto di potere e non sempre vengono utilizzate la forza fisica o le minacce contro la vittima, perché la violenza può essere molto sottile (come nel caso in cui l’autore dell’atto utilizzi la propria età, fisicità o status sociale per spaventare o manipolare la vittima).
La violenza sessuale accade in tutto il mondo ed è presente in tutti i gruppi sociali, economici, etnici, razziali, religiosi e di età. Inoltre, gli uomini quanto le donne possono essere vittime di violenza sessuale. Per quanto riguarda il genere femminile, i dati ISTAT del 2015 hanno riportato che del 31,5% delle donne (di età compresa tra i 16 e i 70 anni), che nel corso della propria vita era stato vittima di una qualche forma di violenza, ben il 21% aveva subìto violenza sessuale, per la maggior parte (62,7%) ad opera del partner precedente o attuale.